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Avere 2.000 euro di entrate mensili (circa 3.100 AUD con un cambio indicativo di 1 EUR = 1,55 AUD) in Italia oppure 2.000 euro di disponibilità (stessa cifra, ma in un contesto australiano) non produce esattamente la stessa qualità della vita. Le differenze tra i due Paesi riguardano costi abitativi, servizi pubblici, tasse, trasporti, alimentazione e molte altre voci di spesa. Vediamo come si può spendere questa cifra in Italia e in Australia, analizzando i fattori principali che determinano il potere d’acquisto e la qualità della vita.
1. Dove abiti? Città grandi o realtà provinciali
Il primo fattore che incide sulla qualità della vita con 2.000 euro al mese è la zona geografica. In Italia, vivere a Milano, Roma o Firenze comporta costi più elevati (soprattutto per affitto e trasporti) rispetto a città medie o piccole. In Australia, la differenza è ancor più marcata tra le metropoli della East Coast (Sydney, Melbourne) e centri minori (Adelaide, Perth o aree regionali).
- In Italia, con 2.000 euro mensili, chi vive in un capoluogo medio-piccolo può permettersi un affitto di 500-600 euro (un bilocale dignitoso o un trilocale in periferia), spese ordinarie e un discreto margine per svago. Al contrario, a Milano o Roma, un bilocale in zona semicentrale può superare 800-1.000 euro, riducendo molto lo spazio per altre voci di spesa.
- In Australia, a Sydney o Melbourne, un monolocale in zona semi-centrale può aggirarsi sui 400-450 euro a settimana (620-700 AUD), che in un mese supera facilmente i 1.600-1.800 euro. Avendo solo 2.000 euro totali, resterebbe molto poco per tutto il resto. Diverso il discorso in città come Adelaide o in aree periferiche, dove l’affitto medio può scendere anche a 250-300 euro a settimana (circa 400-480 AUD), liberando più risorse per altre necessità.
Conclusione: 2.000 euro al mese a Sydney o Melbourne coprono a malapena un affitto e le spese di base, mentre nella provincia italiana o in città australiane meno inflazionate (Adelaide, Perth, zone regionali), la stessa cifra permette uno stile di vita più confortevole.
2. Costo dell’abitazione e utenze: Italia vs. Australia
Affitti e acquisti di casa
- In Italia, l’affitto mensile per un bilocale può variare dai 400-500 euro in province con meno pressione abitativa a 700-1.000 euro o più nelle grandi città del Nord e del Centro.
- In Australia, gli affitti spesso si pagano a settimana. A Sydney, affittare un monolocale in zona semi-centrale può costare 380-450 euro a settimana (600-700 AUD). In 4 settimane, parliamo di 1.520-1.800 euro, una somma enorme rispetto al budget di 2.000 euro totali.
Bollette (luce, gas, acqua)
- Italia: i costi dell’energia (specialmente gas per riscaldamento) possono pesare in inverno. Una famiglia media spende circa 100-150 euro al mese (luce + gas), di più nelle stagioni fredde.
- Australia: qui il gas è meno diffuso per il riscaldamento; si usa spesso l’elettricità (aria condizionata reversibile) e, nelle zone calde, il condizionatore lavora anche d’estate. La bolletta elettrica mensile può oscillare tra 70-110 euro, salendo in estate per l’uso dell’AC.
In sintesi: se in Italia in inverno ci si trova a pagare il gas per il riscaldamento, in Australia in estate si paga di più per raffreddare gli ambienti. Nelle città più costose australiane, l’affitto stesso può assorbire la maggior parte del budget, rendendo difficile mantenere un buon tenore di vita con soli 2.000 euro.
3. Cibo e generi alimentari: paragone di prezzi
Italia
- Prodotti base (pasta, riso, passata di pomodoro, olio d’oliva) a costi relativamente bassi, specie se si opta per marchi non premium.
- Frutta e verdura possono variare stagionalmente; un kg di pomodori può costare da 1 a 2,50 euro a seconda della qualità.
- Carni e formaggi, tipicità italiane, possono essere più economici (relativamente) se prodotti localmente (parmigiano, prosciutto “entry level”).
Australia
- Alcuni prodotti “italiani” (pasta di marca, formaggi DOC, salumi importati) subiscono rincari di 2-3 volte il prezzo italiano. Una confezione di pasta importata può costare anche 2-3 euro, e un pezzo di parmigiano autentico raggiunge 30-40 euro/kg.
- Frutta e verdura locale può essere conveniente in stagione, ma fuori stagione si pagano prezzi più elevati. Un kg di pomodori può facilmente costare 4-5 AUD (≈ 2,50-3,20 euro).
- I supermercati spesso propongono sconti settimanali su carne e pesce, ma bisogna prestare attenzione per approfittarne.
Se in Italia con 200-250 euro al mese si possono coprire le spese alimentari di base per una persona, in Australia si rischia di superare i 300-350 euro se si acquistano molti prodotti importati o “specialty”. Chi si adatta alla cucina locale (carne, verdure stagionali, prodotti non di marca) può mantenersi su cifre simili all’Italia, ma il fascino del cibo italiano rischia di pesare sul portafoglio.
4. Trasporti pubblici, carburante e assicurazioni
Mezzi pubblici
- In Italia, abbonamento mensile urbano: 35-50 euro in città come Milano, Roma, Torino.
- In Australia, abbonamenti settimanali o mensili variano a seconda dello Stato. A Sydney, un abbonamento settimanale per zone centrali può superare 25-30 euro (≈ 40-48 AUD); su base mensile siamo intorno a 100-120 euro, ma esistono anche formule pay-as-you-go con tetti di spesa giornalieri.
Carburante
- Italia: benzina a 1,85-2 EUR/litro, con differenze regionali.
- Australia: 1,50-2 AUD/litro (≈ 0,96-1,28 EUR/litro). Quindi il carburante è mediamente più economico in Australia, ma le distanze da percorrere possono essere ben maggiori, specialmente fuori città.
Assicurazione auto
- Italia: costo medio RC auto variabile (300-600 euro annui), forti differenze regionali e legate alla classe di merito.
- Australia: rego (registration + CTP) obbligatoria che può superare 400-600 AUD all’anno (260-380 euro), più l’eventuale polizza full (comprehensive) se si desidera una copertura più estesa.
Nel complesso, muoversi con i mezzi pubblici in Italia è spesso conveniente nelle grandi città, mentre in Australia l’efficienza dei trasporti urbani è buona nelle aree centrali di Sydney, Melbourne, Brisbane ma cala nelle zone periferiche, costringendo molti a possedere un’auto. Con 2.000 euro mensili, bisogna fare bene i conti: in alcune città australiane, l’auto diventa quasi obbligatoria, erodendo il budget con costi assicurativi e di carburante.
5. Svago, uscite e tempo libero
Italia
- Caffè al bar: 1 euro circa per un espresso.
- Pizza al ristorante: 7-10 euro in media, 5 euro nelle pizzerie più “popolari” o 12-15 euro in locali più chic.
- Cinema: 8-10 euro a biglietto, promozioni a 5 euro un giorno a settimana.
Australia
- Caffè “specialty” (Flat White, Cappuccino): 3,50-4 AUD (≈ 2,20-2,50 euro).
- Pasto fuori: una colazione/brunch può costare 12-18 AUD (≈ 8-12 euro), una pizza al ristorante può superare 20 AUD (≈ 12,80 euro).
- Cinema: 15-20 AUD (≈ 9,60-12,80 euro), sconti in alcuni giorni (es. “cheap Tuesday”) a 7-8 euro.
Con 2.000 euro al mese in Italia, si può uscire con moderazione, concedersi qualche cena fuori e un cinema settimanale. In Australia, i costi dei ristoranti e dei locali risultano più alti, riducendo la frequenza di queste esperienze se non si vuole sforare il budget. Occorre puntare su eventi gratuiti, bbq nei parchi, attività outdoor che l’Australia offre (spiagge, trekking).
6. Servizi pubblici e welfare
Sanità
- Italia: il Servizio Sanitario Nazionale offre visite di base e interventi ospedalieri gratuiti o con ticket moderato. I tempi di attesa per visite specialistiche possono essere lunghi.
- Australia: il sistema Medicare copre i cittadini, i residenti permanenti e chi ha diritto a reciprocity con alcuni Paesi (l’Italia lo prevede solo per brevi periodi). Tuttavia, molti optano per assicurazioni private se desiderano scelte più ampie in termini di specialisti e tempi di attesa ridotti. Queste polizze possono costare 70-120 euro al mese (tradotti da 110-190 AUD) a seconda del livello di copertura.
Istruzione
- Italia: scuola pubblica gratuita, università con tasse annuali variabili ma spesso inferiori a quelle australiane.
- Australia: le rette universitarie sono più alte, ma esistono programmi di finanziamento (HECS-HELP) per i residenti. A parità di 2.000 euro mensili di reddito, chi ha figli deve considerare che l’asilo nido e l’istruzione possono pesare di più rispetto al modello italiano.
7. Qualità della vita intangibile: stile di vita, orari, sicurezza
Oltre ai numeri, l’esperienza quotidiana e la qualità della vita dipendono anche da:
- Orari di lavoro e work-life balance: in Australia, spesso gli orari sono più flessibili e c’è un’enfasi maggiore sull’outdoor, con numerosi servizi pubblici (bbq, parchi, eventi gratuiti) che possono ridurre alcune spese. In Italia, la cultura del buon cibo, delle relazioni sociali, e di un certo “life style” tradizionale può incidere meno sul portafoglio (un caffè a 1 euro, un aperitivo a 5-7 euro) e favorire comunque la socialità.
- Sicurezza e trasporti: entrambe le nazioni sono considerate sicure; l’Australia, però, prevede distanze enormi e chi vive in zone remote potrebbe affrontare spese e difficoltà maggiori nei servizi basilari.
- Intrattenimento gratuito: l’Italia ha una miriade di eventi culturali, sagre, festival, concerti all’aperto, spesso a costi ridotti o gratuiti. L’Australia offre una grande cultura dei festival, ma le grandi città possono richiedere biglietti più cari; nelle regioni minori ci sono invece mercatini e attività outdoor free.
8. Conclusioni: chi ne esce meglio con 2.000 euro?
Non esiste una risposta assoluta: 2.000 euro in Italia permettono, in linea di massima, di coprire con discreta tranquillità affitto (se fuori dalle metropoli costose), spese ordinarie, cibo e qualche svago, pur rimanendo in una fascia di “comfort limitato” se si vive in grandi città del Nord. In Australia, 2.000 euro (che equivalgono a circa 3.100 AUD) possono essere troppo pochi se si ambisce a vivere in centro a Sydney o Melbourne, dove l’affitto settimanale è molto alto. In città meno care (Adelaide, Perth) o in aree regionali, la stessa cifra può invece risultare sufficiente per un tenore di vita dignitoso, sfruttando i numerosi servizi pubblici, gli spazi all’aperto e le opportunità di svago gratuite.
In conclusione:
- Vantaggi Italia: spese alimentari spesso più basse (specialmente per prodotti tipici), servizi sanitari pubblici e scolastici con costi accessibili, cultura del caffè economico, tessuto sociale ricco di iniziative locali.
- Vantaggi Australia: stipendi medi più alti (ma in questo caso ipotizziamo di avere sempre 2.000 euro “fissi”), ottima qualità della vita in termini di ambiente e attività all’aperto, ma affitti alti nelle grandi città. Ci si può adattare scegliendo zone meno care e beneficiando dei parchi pubblici gratuiti e dei barbecue.
Se stai valutando di spostarti tra Italia e Australia e desideri capire quale visto possa consentirti di lavorare e vivere al meglio con un certo budget, o necessiti di assistenza con le pratiche burocratiche, scrivici senza impegno a visa@australiafacile.it. Saremo felici di aiutarti a individuare la soluzione ideale per affrontare il tuo trasferimento, facendo fruttare al massimo quei 2.000 euro al mese che, a seconda di dove ti trovi, possono offrire stili di vita molto differenti.
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