Quando si pensa alla pensione, il primo fattore che viene in mente è la sicurezza economica per gli anni post-lavorativi. In Italia e in Australia, i modelli di sostegno per gli over 65 differiscono notevolmente: si passa dal sistema contributivodell’INPS (in Italia) al superannuation australiano (con eventuale integrazione di una pensione statale). Inoltre, il costo della sanità e i servizi disponibili incidono profondamente sul bilancio di un pensionato. Ecco quindi un confronto fra i due Paesi, focalizzato sulle spese quotidiane (espresse esclusivamente in euro) e sulle dinamiche pensionistiche che possono rendere più o meno agevole la vita in terza età.


1. Sistemi pensionistici a confronto

Italia: transizione dal retributivo al contributivo

  • Pensione pubblica: gestita dall’INPS. Il calcolo per i lavoratori più anziani (con contributi versati prima del 1996) si basa su un sistema misto retributivo/contributivo. Per i lavoratori più giovani, vige totalmente il modello contributivo (la pensione è proporzionale ai contributi versati).
  • Età pensionabile: si aggira sui 67 anni per la vecchiaia, con possibili variazioni (anticipi) legati a misure sperimentali (ad esempio, “Opzione Donna”, “Quota 102/103”) e alle riforme che si susseguono.
  • Importi medi: la pensione media può variare dai 700 ai 1.200 euro mensili, ma gli assegni possono essere molto più elevati per chi ha avuto carriere lunghe e retribuzioni medio-alte.

Australia: superannuation e Age Pension

  • Superannuation: i datori di lavoro versano di regola l’11% (in crescita negli anni) dello stipendio lordo del dipendente in un fondo pensione privato (super fund). Tali somme, investite fino all’età pensionabile (generalmente 67 anni), costituiranno il capitale da cui attingere.
  • Age Pension: una sorta di pensione statale “di base” che tutela chi non ha accumulato abbastanza superannuation o risparmi privati. L’importo dipende dai mezzi economici del pensionato (means test).
  • Valori medi: un lavoratore con uno stipendio medio che ha versato superannuation per 30-35 anni può ritrovarsi, una volta ritirato dal lavoro, con un montante sufficiente a percepire tra i 1.000 e i 1.500 euro mensili (o anche di più, se il fondo è stato ben gestito). L’Age Pension massima (se si possiedono pochi beni) è di circa 900-950 euro al mese per una persona singola; si riduce se si hanno risparmi o proprietà.

Conclusione: l’Italia garantisce una pensione pubblica diretta, in Australia si fa ampio affidamento sul fondo privato superannuation. Chi non ha accumulato super a sufficienza, per periodi di inattività o carriere discontinue, potrebbe dover contare sull’Age Pension (vincolata da requisiti patrimoniali).


2. Costo della vita per un pensionato

Italia: spese moderate, specialmente fuori dalle grandi città

  • Affitti: in un centro di provincia, un bilocale può costare 400-500 euro al mese. Se si è proprietari, l’esborso mensile si riduce alle sole utenze (circa 100-150 euro tra luce, gas e acqua).
  • Spesa alimentare: con 200-250 euro mensili, è possibile coprire le necessità di una persona sola, acquistando anche prodotti freschi di buona qualità.
  • Sanità: il Servizio Sanitario Nazionale copre la gran parte delle cure. Per visite specialistiche ci sono ticket, dai 20 ai 40 euro (o più), ma i pensionati a basso reddito spesso hanno esenzioni.
  • Trasporti: in molte regioni, gli over 65 hanno abbonamenti ridotti o gratuiti ai mezzi pubblici.

Australia: spese più alte, specie in aree urbane

  • Abitazione: un appartamento in una zona periferica di una grande città (Sydney, Melbourne) può costare 900-1.200 euro al mese di affitto. Fuori dalle aree metropolitane, i prezzi scendono anche sotto i 700 euro, ma i servizi potrebbero essere minori.
  • Alimentari: 250-300 euro mensili possono essere necessari per una dieta equilibrata. Alcuni generi (frutta, verdura fuori stagione, formaggi importati) sono costosi.
  • Sanità: Medicare copre molte prestazioni, ma i pensionati potrebbero scegliere un’assicurazione privata integrativa (con tariffe di 60-80 euro al mese per polizze basiche e oltre 120-150 euro per coperture più ampie).
  • Trasporti: gli over 65 possono godere di sconti (senior discounts) su bus e treni, ma la rete non è capillare ovunque, e molti preferiscono mantenere l’auto (costi di benzina, assicurazione e manutenzione in euro mensili: 120-150 se si guida poco).

3. Assistenza sanitaria per over 65

Italia: SSN, medici di base e lunghe attese

  • Cure ospedaliere: garantite senza costi aggiuntivi (salvo ticket). Per un pensionato con patologie croniche, i farmaci correlati spesso sono esentati dal pagamento.
  • Liste di attesa: possono essere piuttosto lunghe per esami diagnostici e visite specialistiche. Chi desidera tempi più rapidi ricorre a visite private (50-150 euro a prestazione).
  • RSA e strutture per anziani: variano da regione a regione, con costi che possono superare i 1.500-2.000 euro al mese in strutture private.

Australia: Medicare e polizze private

  • Medicare: copre la gran parte dei costi di medico di base, emergenze ospedaliere e visite specialistiche (se si trova un medico convenzionato “bulk billing”). Tuttavia, non tutto è gratuito, e le spese fuori convenzione possono essere elevate.
  • Assicurazione privata: i pensionati spesso acquistano piani con coperture per denti, occhi, fisioterapia e ricoveri in cliniche private. Un piano base può aggirarsi su 60-80 euro al mese, mentre le polizze più complete superano i 120-150 euro mensili.
  • Lunghe attese anche qui: in ospedali pubblici ci possono essere code per operazioni non urgenti. Con la polizza privata si accorcia il tempo d’attesa, ma si paga la differenza (“gap”).

4. Socialità, agevolazioni e sconti per pensionati

Italia

  • Centri sociali e attività ricreative: molti comuni organizzano attività gratuite o a costo ridotto per anziani (gite, corsi di ginnastica dolce, laboratori).
  • Cure termali convenzionate: il SSN spesso rimborsa cicli di terapie termali.
  • Sconti sui trasporti: treni regionali, linee urbane, musei e cinema offrono tariffe agevolate per over 65.

Australia

  • Seniors Card: le persone over 60-65 ricevono la “Seniors Card” dallo Stato di residenza, che garantisce sconti su trasporti pubblici, ingressi in parchi, attrazioni culturali e talvolta ristoranti convenzionati.
  • Community clubs: i “RSL clubs” (Returned and Services League) o club di pensionati offrono spazi di socializzazione, pasti a prezzi contenuti e serate ricreative.

5. Possibilità di trasferirsi e godersi la pensione in Australia o in Italia

Pensionati italiani che scelgono l’Australia

  • Non esiste un “visto pensionistico” semplice: è necessario verificare i requisiti di visti specifici (ad es. visti per genitori, con sponsor dei figli residenti). Alcuni scelgono visti turistici rinnovabili, ma non garantiscono diritti sanitari completi né residenza stabile.
  • Il costo della vita in Australia è mediamente più alto, ma chi ha una pensione italiana medio-alta (specie se “esterovestita” in Paesi con fiscalità agevolata) può godersi un buon tenore in zone costiere meno costose, se riesce a ottenere uno status di residenza adeguato.

Pensionati australiani che scelgono l’Italia

  • L’Italia sta diventando meta di expat pensionati (americani, inglesi, australiani) attratti da clima, cultura, costo inferiore della vita in certe regioni. Tuttavia, occorre un visto (es. Elective Residence Visa) che dimostri un reddito sufficiente.
  • In località come la Sicilia o la Puglia, con 1.200-1.500 euro al mese si può vivere comodamente, affittando un appartamento e godendo della sanità pubblica (se si stabilisce la residenza e si ottiene l’iscrizione al SSN, rispettando la normativa).

6. Scegliere l’una o l’altra “pensione”: pro e contro

AspettoItaliaAustralia
Tipo di pensionePubblica obbligatoria, con contributi a carico di lavoratore e datoreFondi privati (superannuation) + Age Pension statale (means-tested)
Età pensionabile~67 anni (con possibili formule anticipate)~67 anni per l’Age Pension (variabile negli anni), superannuation accessibile intorno ai 60-65 anni
Importo medio700-1.200 euro/mese per pensioni ordinarie, cifre più alte per carriere di livello900-1.500 euro/mese (Age Pension massima ~950 euro) o più con superannuation ben accumulato
SanitàSSN in gran parte gratuito, qualche ticketMedicare + eventuale assicurazione privata; costi mensili 60-80 euro (piani base)
Costo della vitaPiù basso (specie fuori dalle grandi città)Più elevato, affitti e beni di consumo costano di più
Socialità e agevolazioniCentri anziani, trasporti scontati, cultura dell’aiuto familiareSeniors Card con sconti, grande attenzione agli spazi outdoor (parchi, barbecue, club)
Trasferirsi come pensionatoFacile per un italiano rimanere in Italia; per un australiano ottenere la residenza richiede vistiIn Australia non esiste un visto pensionistico standard, i pensionati esteri devono valutare altre soluzioni

7. Conclusioni

Dove costa meno vivere da pensionati? Se si guarda esclusivamente alle spese quotidiane (casa, cibo, trasporti) e si dispone di una pensione modesta, l’Italia risulta in genere più vantaggiosa, grazie al costo della vita inferiore (specialmente in zone non metropolitane) e a un sistema sanitario largamente gratuito. In Australia, le pensioni “sembrano” più alte, ma i prezzi degli affitti, dei servizi e dell’assicurazione sanitaria privata possono erodere rapidamente la disponibilità mensile.

D’altro canto, chi ha accumulato un buon superannuation in Australia può contare su un capitale rilevante e, sommato all’Age Pension, potrebbe mantenere uno stile di vita confortevole nonostante i costi elevati. L’Australia offre inoltre strutture per anziani generalmente moderne e una cultura dell’outdoor e del benessere.

Se stai pianificando di vivere la pensione in Australia (o di trasferirti con un familiare over 65), devi valutare con attenzione quali visti permettono la residenza e l’accesso a Medicare. Per ogni dubbio su pratiche burocratiche o opzioni di visto per genitori e pensionati, contattaci a visa@australiafacile.it. Saremo felici di fornirti consigli e assistenza su come organizzare al meglio la tua vita “da pensionato” in uno dei due Paesi, tenendo presente spese, sanità e opportunità di socializzazione.


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