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Molti italiani che arrivano in Australia con un visto temporaneo o turistico si chiedono se sia possibile lavorare in nero per guadagnare qualcosa senza dover affrontare la burocrazia legata ai contratti regolari. Tuttavia, lavorare in nero in Australia comporta rischi elevati, sia dal punto di vista legale che fiscale. Le autorità australiane sono molto rigide su questo tema e le conseguenze possono essere gravi, con multe salate, espulsione dal paese e difficoltà future nell’ottenere un visto.
Oltre agli aspetti legali, lavorare in nero significa anche non avere alcuna tutela in caso di infortunio, malattia o mancato pagamento da parte del datore di lavoro. In un paese come l’Australia, dove il rispetto delle regole lavorative è considerato essenziale per mantenere un mercato equo, i controlli sono molto frequenti e le penalità per chi viola le normative sono estremamente severe.
Lavoro in nero in Australia: perché è rischioso?
L’Australia ha un mercato del lavoro altamente regolamentato, con leggi severe per garantire il rispetto delle norme fiscali e dei diritti dei lavoratori. Chi lavora senza un regolare contratto si espone a una serie di rischi significativi:
- Rischi legali: lavorare senza un visto che permetta di farlo può portare alla revoca del visto e all’espulsione dal paese.
- Sanzioni per i datori di lavoro: le aziende che impiegano lavoratori in nero rischiano multe fino a 630.000 AUD(circa 380.000 EUR) e procedimenti legali.
- Impossibilità di rivendicare diritti: senza un contratto regolare, non si ha diritto a ferie, malattia pagata, pensione (Superannuation) o protezione contro il licenziamento.
- Rischi fiscali: chi lavora in nero non paga le tasse, ma può essere scoperto dall’Australian Taxation Office (ATO)e costretto a versare imposte arretrate con interessi e sanzioni.
- Difficoltà future nel rilascio di un visto: chi viene scoperto a lavorare in nero potrebbe vedersi rifiutata ogni futura richiesta di visto per l’Australia.
Controlli e multe per chi lavora senza permesso
L’Australian Border Force (ABF) e l’ATO monitorano attivamente le violazioni legate al lavoro in nero. I controlli avvengono tramite:
- Ispezioni sul posto di lavoro, con verifiche sui contratti dei dipendenti.
- Segnalazioni anonime, spesso fatte da ex colleghi o datori di lavoro.
- Incrocio di dati fiscali, per individuare persone che vivono in Australia senza dichiarare redditi.
- Verifiche sulle transazioni bancarie, per individuare pagamenti sospetti ricevuti senza dichiarazione fiscale.
Se scoperto, un lavoratore in nero può ricevere:
- Una multa fino a 12.600 AUD (circa 7.600 EUR);
- L’espulsione immediata dal paese e un divieto di rientro fino a 3 anni;
- L’impossibilità di ottenere un visto in futuro, inclusi visti di studio o lavoro;
- La richiesta di pagamento retroattivo delle tasse per il reddito non dichiarato, con sanzioni e interessi elevati.
Settori a rischio: dove il lavoro in nero è più diffuso
Alcuni settori in Australia sono noti per impiegare lavoratori senza contratto, ma proprio per questo motivo sono soggetti a controlli frequenti. I settori più a rischio includono:
- Ristorazione e ospitalità (camerieri, lavapiatti, baristi);
- Costruzioni (manovali, muratori);
- Agricoltura e raccolta frutta (fruit picking);
- Pulizie domestiche e industriali;
- Baby-sitting e assistenza domiciliare.
In questi settori, i lavoratori in nero vengono spesso pagati in contanti e al di sotto della paga minima legale. Tuttavia, in caso di controlli, non hanno alcuna protezione.
Uno dei problemi più comuni per chi lavora in nero è il mancato pagamento da parte del datore di lavoro. Senza un contratto, è quasi impossibile far valere i propri diritti e ottenere il compenso dovuto.
Alternative legali al lavoro in nero
Se hai bisogno di lavorare in Australia ma non hai un visto che lo permette, esistono diverse soluzioni legali:
- Working Holiday Visa (subclass 417 e 462): consente di lavorare per un massimo di sei mesi per lo stesso datore di lavoro. È un’ottima opzione per chi vuole guadagnare legalmente e viaggiare nel paese.
- Student Visa (subclass 500): permette di lavorare fino a 48 ore ogni due settimane durante i corsi di studio e senza limiti durante le vacanze.
- Visto sponsor (subclass 482 – Temporary Skill Shortage Visa): per chi ha competenze richieste nel mercato del lavoro australiano, un datore di lavoro può sponsorizzare il lavoratore per un impiego regolare.
- Visto per lavoratori qualificati (Skilled Visa, subclass 189 e 190): se hai qualifiche in settori richiesti dall’Australia, puoi ottenere un visto permanente e lavorare legalmente.
Molte persone evitano il lavoro in nero scegliendo lavori part-time, anche con basse ore settimanali, pur di avere un impiego regolare e accedere ai benefici del sistema australiano.
Confronto tra lavoro in nero in Italia e in Australia
Se in Italia il lavoro in nero è ancora una pratica relativamente diffusa, in Australia è considerato altamente rischioso. Ecco alcune differenze principali:
- In Italia, il lavoro in nero è meno perseguito legalmente e spesso tollerato in alcuni settori.
- In Australia, le leggi sul lavoro sono estremamente rigide e le multe molto più elevate.
- In Italia, un lavoratore in nero può comunque accedere a servizi pubblici come la sanità.
- In Australia, chi lavora in nero non ha alcuna protezione sanitaria o legale.
Conclusione
Lavorare in nero in Australia può sembrare una soluzione facile, ma i rischi sono altissimi e le conseguenze possono compromettere il tuo futuro nel paese. Le autorità australiane prendono molto sul serio il rispetto delle leggi sul lavoro e chi viene scoperto può subire multe pesanti, espulsione e difficoltà nel richiedere visti in futuro. Inoltre, senza un contratto regolare, i lavoratori non hanno alcuna tutela in caso di problemi con il datore di lavoro.
Se vuoi sapere quale visto è più adatto per lavorare legalmente in Australia o se hai dubbi sulla tua posizione fiscale, scrivici a tax@australiafacile.it per una consulenza fiscale o a visa@australiafacile.it per informazioni sui visti.

Ecco alcune risorse che approfondiscono i rischi, le multe e le conseguenze fiscali legate al lavoro non dichiarato in Australia:
La Vita in Australia – Conseguenze del lavorare illegalmente in Australia
https://www.lavitainaustralia.com/2013/02/conseguenze-del-lavorare-illegalmente-in-australia.html
Avvocato McGhilardi – Le conseguenze legali del lavoro in nero: tutto ciò che devi sapere
https://avvocatomcghilardi.it/contratto/conseguenze-legali-del-lavoro-in-nero/
Studio Legale Lavoro Spoltore – La “Multa Inero”: Impatto e Sanzioni per Chi Lavora in Nero
https://studiolegalelavorospoltore.it/avvocato/multa/multa-per-chi-lavora-inero/
Jobatus – Cosa succede se ti scoprono a lavoro in nero?
https://notizie.jobatus.it/cosa-succede-se-ti-scoprono-a-lavoro-in-nero
Consulenza Faro – Lavoro nero: gravi conseguenze per il datore di lavoro e per il lavoratore
https://www.consulenzafaro.it/fa-ro-news/lavoro-nero-gravi-conseguenze-per-il-datore-di-lavoro-e-per-il-lavoratore/
Per assistenza personalizzata nella scelta del consulente fiscale più adatto al tuo caso specifico, siamo disponibili all’indirizzo email tax@australiafacile.it.
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