Parte 1 – Trasferirsi in Australia a 50 anni (o più) è davvero una buona idea?

Quando si pensa a un trasferimento in Australia, l’immagine più comune è quella di giovani professionisti o famiglie con bambini piccoli in cerca di un nuovo inizio. Ma cosa succede quando il sogno australiano riguarda chi ha superato i 50 anni, magari con figli già grandi o addirittura con l’idea di portare con sé i nonni?

Se da un lato l’Australia è un paese noto per la qualità della vita, le opportunità di lavoro e il clima favorevole, dall’altro trasferirsi in età più avanzata presenta sfide molto diverse rispetto a chi arriva giovane e senza legami familiari consolidati. Per chi ha più di 50 anni, la questione diventa più complessa: conviene davvero affrontare un cambio così drastico? È possibile ottenere un visto? E che impatto avrà sulla vita dei figli e dei genitori anziani?

Un trasferimento in questa fase della vita non è impossibile, ma richiede una pianificazione estremamente accurata, perché i fattori in gioco sono molti: dall’occupazione alla sanità, dal costo della vita alla possibilità di integrazione in una società molto diversa da quella italiana.


Quali sono le motivazioni più comuni per trasferirsi in Australia dopo i 50 anni?

Chi decide di trasferirsi in Australia in età avanzata lo fa per motivi diversi rispetto ai più giovani. Alcuni dei motivi più comuni sono:

  • Raggiungere figli e nipoti già trasferiti: molti italiani Over 50 prendono in considerazione l’idea di trasferirsi per stare vicini ai figli che si sono stabiliti in Australia, soprattutto quando iniziano ad avere una famiglia propria.
  • Opportunità di lavoro specializzate: chi ha competenze in settori con alta richiesta (come ingegneria, sanità o IT) può trovare buone opportunità anche oltre i 50 anni, specialmente se ha esperienza internazionale.
  • Migliore qualità della vita e clima favorevole: l’Australia offre un clima più mite rispetto a molte regioni italiane e un’ottima qualità della vita, il che attira molte persone che vogliono vivere in un ambiente meno stressante.
  • Investimenti e attività imprenditoriali: alcuni decidono di trasferirsi per avviare un’attività, comprare una proprietà o gestire un business, approfittando della stabilità economica australiana.

Tuttavia, non tutte queste motivazioni si traducono automaticamente in un trasferimento di successo. Il sistema di immigrazione australiano è molto selettivo e le opzioni di visto per chi ha superato i 50 anni sono limitate rispetto a quelle disponibili per i più giovani.


Il problema dei visti: è davvero possibile trasferirsi dopo i 50 anni?

Uno degli ostacoli principali per chi vuole trasferirsi in Australia in età più avanzata è ottenere un visto permanente o di lunga durata. A differenza dei giovani professionisti, che possono accedere a visti di lavoro qualificato o a programmi di immigrazione per talenti, chi ha superato una certa età deve affrontare restrizioni più rigide.

Il sistema di immigrazione australiano si basa su un modello a punti, che favorisce i candidati più giovani. I visti per lavoratori qualificati, come il Skilled Independent Visa (subclass 189) o il Skilled Nominated Visa (subclass 190), hanno un limite di età fissato a 45 anni. Questo significa che, per chi ha più di 50 anni, ottenere un visto basato sulle competenze professionali è praticamente impossibile.

Le alternative più comuni per chi vuole trasferirsi dopo i 50 anni includono:

  • Visti di sponsorizzazione aziendale (Subclass 482 – Temporary Skill Shortage Visa): Se un datore di lavoro australiano è disposto a sponsorizzare il candidato, è possibile ottenere un visto temporaneo con possibilità di residenza permanente. Tuttavia, non tutte le aziende sono disposte a sponsorizzare lavoratori in età avanzata, a meno che non abbiano competenze altamente specializzate.
  • Visti per genitori (Parent Visa – Subclass 143 e 103): Se si hanno figli cittadini australiani o residenti permanenti, è possibile richiedere un visto per genitori. Il problema principale è che i tempi di attesa per questi visti possono superare i 10-15 anni, a meno che non si scelga la versione a pagamento (Contributory Parent Visa), che richiede un investimento economico significativo (oltre 50.000 AUD a persona).
  • Visti per investitori (Business Innovation and Investment Visa – Subclass 188/888): Se si dispone di un capitale elevato e si è disposti a investire in Australia, esistono visti specifici per imprenditori e investitori. Tuttavia, servono importi molto alti (da 1,25 a 5 milioni di AUD) e una comprovata esperienza imprenditoriale.

Per chi ha figli già stabiliti in Australia, il Parent Visa è spesso l’unica opzione realistica, ma i costi e i tempi di attesa possono rendere il processo difficile da affrontare. Alcuni genitori scelgono di trasferirsi inizialmente con un visto turistico di lunga durata, rinnovandolo periodicamente, ma questa non è una soluzione stabile nel lungo periodo.


Quanto è difficile trovare lavoro dopo i 50 anni in Australia?

Uno degli aspetti più delicati per chi si trasferisce in età avanzata è trovare un impiego. Il mercato del lavoro australiano è meritocratico, ma anche molto competitivo, e l’età può rappresentare un ostacolo.

Alcuni settori offrono opportunità per i lavoratori più esperti, come:

  • Sanità e assistenza sociale, specialmente per ruoli infermieristici, fisioterapici e di supporto agli anziani.
  • IT e ingegneria, per chi ha esperienza e certificazioni internazionali riconosciute in Australia.
  • Formazione e insegnamento, per chi ha esperienza nella didattica e una buona conoscenza della lingua inglese.

Tuttavia, in altri settori l’età può essere un fattore limitante, soprattutto per lavori manuali o nel settore dell’ospitalità, dove le aziende preferiscono assumere giovani lavoratori con maggiore resistenza fisica e meno aspettative salariali.

Per chi vuole lavorare dopo i 50 anni, è fondamentale avere un livello di inglese molto buono, perché la concorrenza è alta e i datori di lavoro tendono a privilegiare candidati con ottima comunicazione. Inoltre, è spesso necessario convertire le qualifiche italiane in certificazioni riconosciute in Australia, un processo che può essere lungo e costoso.


Integrare i nonni nel trasferimento: opportunità e ostacoli

Un’altra questione importante riguarda chi vuole portare con sé i genitori anziani per garantire loro un futuro più sereno vicino ai nipoti. L’idea è comprensibile, ma le difficoltà burocratiche ed economiche possono rendere questo processo molto complesso.

L’Australia non ha un sistema di immigrazione favorevole agli anziani, e ottenere un visto permanente per genitori richiede grandi investimenti economici o attese lunghissime. Inoltre, gli anziani che arrivano in Australia non hanno automaticamente accesso a Medicare, il sistema sanitario pubblico, e devono sottoscrivere costose assicurazioni sanitarie private.

La decisione di trasferirsi con i nonni deve quindi essere valutata con attenzione, perché le limitazioni burocratiche e finanziarie possono rendere la loro permanenza più difficile del previsto.

Parte 2 – Sfide quotidiane, sanità e alternative per chi vuole trasferirsi dopo i 50 anni

Chiunque prenda in considerazione un trasferimento in Australia dopo i 50 anni, sia per sé stesso che per i propri genitori, deve affrontare un quadro molto diverso da quello che si prospetta per i giovani professionisti o per le famiglie con bambini piccoli. Le opportunità ci sono, ma vanno bilanciate con le difficoltà burocratiche, lavorative e logistiche che un cambiamento così radicale comporta.

Uno degli aspetti più critici è il sistema sanitario e il costo della vita, due elementi che possono influenzare in modo significativo la qualità della vita degli expat più maturi. Se si arriva in Australia con un visto temporaneo, senza accesso a Medicare, il sistema sanitario può diventare un fattore di stress economico. Anche la gestione della quotidianità, dalle spese per la casa ai trasporti, può essere molto diversa rispetto all’Italia e richiedere un’accurata pianificazione.

In questa seconda parte, vedremo più nel dettaglio le sfide quotidiane della vita in Australia per gli Over 50, il sistema sanitario per chi non ha ancora la residenza permanente e le possibili alternative per chi desidera un’esperienza australiana senza necessariamente trasferirsi in modo definitivo.


Sanità e accesso ai servizi: un ostacolo per chi non ha Medicare

Uno degli aspetti più problematici per chi si trasferisce in Australia dopo i 50 anni è l’accesso al sistema sanitario. Medicare, il sistema di sanità pubblica australiana, è disponibile solo per:

  • Cittadini australiani
  • Residenti permanenti
  • Titolari di alcuni visti specifici

Chi arriva in Australia con un visto temporaneo o con un visto Parent Visa in attesa di approvazione, non ha diritto a Medicare e deve sottoscrivere un’assicurazione sanitaria privata, i cui costi possono essere molto elevati.

Per chi ha più di 50 anni, avere una copertura sanitaria privata non è facoltativo, ma una necessità. Una semplice visita specialistica può costare tra i 200 e i 500 AUD, mentre un ricovero ospedaliero può facilmente superare i 10.000 AUD senza assicurazione. Anche le cure dentistiche e oculistiche sono quasi sempre a pagamento e possono rappresentare una spesa significativa.

Alcuni accorgimenti per evitare problemi includono:

  • Sottoscrivere un’assicurazione sanitaria privata prima di partire, valutando le opzioni disponibili per expat.
  • Scegliere uno stato australiano con un sistema sanitario meno costoso, come il Victoria o il South Australia, dove i servizi sanitari privati hanno prezzi più competitivi rispetto a Sydney o Brisbane.
  • Avere un fondo di emergenza dedicato alla sanità, per coprire spese impreviste nei primi anni di permanenza.

Per gli Over 50 che riescono a ottenere la residenza permanente, Medicare diventa un enorme vantaggio, garantendo accesso alle cure mediche a costi molto più contenuti rispetto alle polizze private. Tuttavia, il processo per ottenere la residenza può richiedere anni, quindi è fondamentale avere una strategia sanitaria sostenibile fin dall’inizio.


Costo della vita e gestione delle spese in Australia

Un altro elemento che può rappresentare una sfida per chi si trasferisce dopo i 50 anni è il costo della vita.

Le principali città australiane, come Sydney e Melbourne, sono tra le più costose al mondo, e chi arriva con un budget limitato può trovarsi in difficoltà. Affitti, bollette, trasporti e spesa alimentare possono essere molto più alti rispetto all’Italia, soprattutto se non si ha un reddito fisso garantito.

Per chi è in pensione o non ha intenzione di lavorare a tempo pieno, vivere in una grande città può diventare economicamente insostenibile. Una soluzione sempre più popolare tra gli expat Over 50 è trasferirsi in città più piccole o in zone regionali, dove il costo della vita è più basso e la qualità della vita è comunque elevata. Alcune delle destinazioni più apprezzate sono:

  • Adelaide: una delle città australiane più economiche, con un ottimo equilibrio tra servizi e costo della vita.
  • Hobart (Tasmania): più accessibile rispetto alle grandi città e con un ritmo di vita rilassato.
  • Perth: meno cara di Sydney e Melbourne, con un clima piacevole e buone opportunità di lavoro.

Anche comprare casa può essere complicato, perché chi non è residente permanente non può acquistare immobili liberamente e deve ottenere un permesso speciale dal FIRB (Foreign Investment Review Board). Inoltre, le banche australiane non concedono facilmente mutui agli stranieri, rendendo necessario un investimento iniziale molto elevato.


Alternative per chi vuole vivere l’Australia senza trasferirsi in modo permanente

Per chi desidera sperimentare la vita australiana senza affrontare tutti i vincoli burocratici e finanziari legati all’immigrazione, ci sono alcune alternative interessanti.

  • Visto turistico di lunga durata: L’Australia permette di ottenere visti turistici di 12 mesi (con uscite periodiche obbligatorie) che consentono di passare lunghi periodi nel paese senza dover affrontare il complicato iter dei visti permanenti.
  • Visto per studenti maturi: Molti Over 50 scelgono di iscriversi a corsi professionali o universitari per ottenere un visto studentesco, che permette di vivere legalmente in Australia e, in alcuni casi, di lavorare part-time.
  • Nomadismo digitale e lavoro remoto: Chi ha una professione che si presta al lavoro online può valutare l’opzione di vivere in Australia per periodi limitati senza dover ottenere un visto lavorativo permanente.
  • Programmi di Working Holiday modificati per Over 50: Alcune collaborazioni tra Italia e Australia permettono agli Over 50 di lavorare temporaneamente in specifici settori, come l’agricoltura e il turismo.

Conclusione: trasferirsi dopo i 50 anni è possibile, ma non per tutti

L’idea di iniziare una nuova vita in Australia dopo i 50 anni è affascinante, ma richiede una valutazione attenta della propria situazione economica, lavorativa e familiare.

Se si ha un figlio residente in Australia, il processo può essere più semplice grazie ai Parent Visa, ma i costi elevati e i lunghi tempi di attesa possono rappresentare un ostacolo. Se si arriva senza un lavoro garantito, trovare un impiego può essere difficile, e il sistema sanitario privato può diventare un costo importante.

Per chi non vuole affrontare il percorso di immigrazione definitiva, vivere in Australia per periodi limitati con visti turistici o studenteschi può essere una valida alternativa, permettendo di godere dei vantaggi del paese senza i vincoli burocratici di un trasferimento definitivo.

Se stai valutando un trasferimento in Australia dopo i 50 anni e vuoi capire quali sono le opzioni migliori per te, come ottenere un visto, quali sono le migliori città per Over 50 e come gestire il sistema sanitarioscrivici a family@australiafacile.it.

Possiamo aiutarti con informazioni personalizzate su visti, lavoro, sanità e costo della vita, oltre a fornirti contatti utili per rendere il tuo trasferimento più semplice e sicuro. L’Australia può offrire molto a chi arriva in età matura, ma solo con la giusta preparazione e strategia.


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