Il tuo carrello è attualmente vuoto!
Chi pensa all’Australia, spesso immagina sconfinati deserti, terre rosse e orizzonti infiniti. Queste aree, comunemente definite Outback, coprono gran parte dell’interno del Paese e rappresentano una scelta affascinante per chi cerca un cambiamento di vita radicale. Ma quali sono i pro e i contro di vivere lontano dalle grandi città, e come incidono effettivamente i costi di questa decisione?
Uno stile di vita unico
La prima cosa da sottolineare è che, nell’Outback, il rapporto con la natura è totale. Una routine quotidiana può includere escursioni tra canguri e paesaggi spettacolari, notti sotto un cielo stellato indimenticabile e una comunità locale spesso molto unita. Al contempo, ci si deve abituare a distanze enormi: la cittadina più vicina può trovarsi a diverse ore di auto e i servizi essenziali non sono sempre a portata di mano come in una metropoli.
Se si sceglie di lavorare in agricoltura, miniere o nel settore dell’ospitalità per i turisti in luoghi remoti, si può contare su occupazioni spesso ben retribuite rispetto alla media nazionale. Tuttavia, bisogna valutare con attenzione anche i costi della vita, che variano in modo sorprendente rispetto alle città costiere.
Affitti e alloggi a prezzi (apparentemente) più bassi
Uno dei vantaggi più grandi nel vivere in zone remote è la possibilità di trovare affitti sensibilmente inferiori rispetto a Sydney, Melbourne o Brisbane. Mentre in una grande città un appartamento con una camera da letto può costare anche 1.200-1.300 euro al mese (o più), in un piccolo centro dell’Outback potresti pagare sui 500-700 euro al mese per una sistemazione equivalente, se non addirittura per un’intera casetta indipendente.
Tuttavia, bisogna controllare le condizioni dell’immobile e i costi accessori. In alcune località, potresti dover provvedere in modo autonomo all’installazione di una connessione internet o all’approvvigionamento di energia elettrica, magari sfruttando gruppi elettrogeni o pannelli solari. Tutto ciò può comportare spese iniziali di alcune centinaia di euro, soprattutto per l’acquisto e la manutenzione dei sistemi energetici.
Spesa e beni di prima necessità
Sebbene l’Outback offra un affitto abbordabile, gli alimenti e i beni essenziali possono risultare più cari che in città. Il motivo è semplice: i costi di trasporto aumentano con la distanza dai grandi centri di distribuzione. In alcuni “general store” di aree semidesertiche, un litro di latte può arrivare a costare 2 euro, quando in città ne pagheresti 1,50. Anche frutta e verdura possono essere più dispendiose, soprattutto se fresche o fuori stagione.
Un modo per risparmiare è fare scorte in città più grandi quando se ne ha occasione, acquistando in modo strategico prodotti a lunga conservazione. Chi ha la possibilità di gestire un orto domestico o di avviare piccole coltivazioni può ridurre l’impatto dei costi alimentari e, al contempo, godere di cibi più freschi e genuini.
Trasporti e carburante
In zone remote, avere un’auto è quasi sempre indispensabile. Le distanze tra un centro abitato e l’altro si misurano spesso in centinaia di chilometri, e i servizi di trasporto pubblico sono limitati o inesistenti. Il prezzo del carburante può essere più alto rispetto alle città: in alcuni roadhouse o distributori sperduti nel deserto, un litro di benzina può superare 1,25-1,30 euro. E, considerata la necessità di lunghi spostamenti, il costo mensile da destinare al carburante può pesare notevolmente sul budget.
Anche la manutenzione dell’auto può incidere. Gomme rinforzate, controlli più frequenti e la possibilità di dover sostituire pezzi che si usurano velocemente su strade sterrate significano esborsi extra. D’altra parte, molte aziende che operano nell’Outback – ad esempio nel settore minerario o turistico – forniscono alloggi e mezzi di trasporto ai propri dipendenti, andando a ridurre sensibilmente queste spese.
Sanità e servizi essenziali
Vivere a ore di strada dal primo ospedale specializzato può essere un fattore di stress. Molte zone remote sono servite dal Royal Flying Doctor Service, un’organizzazione che fornisce supporto medico d’emergenza tramite aerei, ma nei casi più seri il tempo di intervento o di trasporto può allungarsi. Per piccoli problemi di salute, invece, ci si affida a cliniche di base presenti in alcune cittadine, dove i costi possono variare. Se si ha diritto a Medicare o si dispone di un’assicurazione privata, la spesa per le visite può essere contenuta; in caso contrario, si rischiano conti salati, talvolta oltre 70-80 euro per un consulto medico standard.
Lo stesso vale per servizi come la scuola e la formazione: in alcune zone, l’alternativa all’homeschooling o alle piccole scuole locali è inviare i figli nelle città principali, con costi di trasferta e di alloggio non trascurabili.
Comunità e relazioni umane
Uno dei grandi pro dell’Outback è la forte coesione sociale delle piccole comunità. Spesso gli abitanti dei paesi remoti si aiutano a vicenda, organizzano eventi comunitari e creano un ambiente molto solidale, una caratteristica che molti expat trovano straordinariamente accogliente. Questo aspetto umano può ripagare i sacrifici legati alla distanza o all’isolamento.
D’altro canto, se si è abituati a una vita cittadina dinamica, si potrebbe avvertire la mancanza di attività culturali (teatri, cinema, concerti) e di una varietà di opzioni di svago. L’intrattenimento nelle zone remote è spesso legato alla natura, allo sport all’aperto o alla socializzazione con un gruppo ristretto di persone.
Conclusioni
Trasferirsi nell’Outback australiano è un’esperienza che fonde avventura e sfide quotidiane. Da un lato, si gode di affitti più contenuti e di una comunità fortemente unita; dall’altro, ci si confronta con prezzi più alti per i beni di prima necessità, con la necessità di spostarsi a lungo raggio e con servizi talvolta limitati.
Se cerchi un ritmo di vita lontano dalla frenesia metropolitana e desideri immergerti in un paesaggio unico, questa scelta può offrirti grandi soddisfazioni. Tuttavia, è fondamentale valutare con cura le spese legate ai trasporti, alla sanità e all’approvvigionamento dei beni essenziali, perché potrebbero bilanciare (o superare) i vantaggi dati dal minor costo degli alloggi.
Per qualunque dubbio sul visto più opportuno o se desideri un aiuto concreto nelle pratiche burocratiche, scrivici senza impegno a visa@australiafacile.it. Saremo lieti di capire insieme come possiamo esserti utili nel tuo percorso australiano.
Lascia un commento