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Il mercato della telefonia e delle connessioni internet è un aspetto fondamentale per chi vive in Italia o in Australia, e ancor di più per chi sta valutando un trasferimento. Parliamo di due contesti con caratteristiche diverse: in Italia, la competizione si focalizza su pacchetti tutto-incluso e costi contenuti per giga e chiamate, mentre in Australia alcuni operatori puntano su coperture vastissime (comprese zone remote) e piani leggermente più cari. Analizziamo qui TIM, Vodafone, WindTre & Co. in Italia, e li mettiamo a confronto con Telstra, Optus, Vodafone Australia – e alcuni virtuali emergenti – sul versante australiano. L’obiettivo? Capire costi medi, copertura, servizi e capire dove (e come) si risparmia di più, tenendo conto che esprimeremo i prezzi in euro, convertiti dai costi originali in dollari australiani.
1. Telefonia mobile: piani ricaricabili e abbonamenti a confronto
Italia
- Operatori principali: TIM, Vodafone, WindTre, Iliad. Esistono poi virtuali come ho. (di Vodafone), Kena (di TIM) e Very Mobile (di WindTre).
- Costo mensile medio: con 10-15 euro al mese, si può ottenere un pacchetto con chiamate illimitate, SMS illimitati e 50-100 GB di traffico dati in 4G o 5G (a seconda della copertura).
- Speciali promozioni: i nuovi operatori (Iliad, ad esempio) offrono tariffe da 7-9 euro mensili con 50-80 GB. Tuttavia, la copertura 5G potrebbe essere ancora limitata, e la qualità della rete può variare su base regionale.
Australia
- Operatori principali: Telstra, Optus, Vodafone Australia. Inoltre, esistono MVNO come Amaysim, Boost Mobile, Lebara e ALDI Mobile.
- Piani “prepaid” o “SIM only”: a partire da 15-20 euro al mese (circa 25-30 AUD) con 5-10 GB di dati. Per avere pacchetti con 50-80 GB, si sale a 25-35 euro (40-55 AUD) al mese.
- Copertura: Telstra vanta la più estesa rete sul territorio, compresa l’Outback, mentre Optus e Vodafone si concentrano sulle aree urbane e costiere. Chi abita fuori dalle città preferisce Telstra, pur spendendo di più.
Conclusione: In Italia, la concorrenza ha abbassato i prezzi: un piano da 10-12 euro/mese con 70-100 GB è comune. In Australia, per un pacchetto equivalente, si può spendere 25-30 euro, quasi il doppio. D’altro canto, Telstra garantisce copertura anche in zone remote che in Italia non avrebbero confronto.
2. Internet fisso: ADSL, fibra, NBN
Italia: la spinta della fibra FTTH
- ADSL e FTTC: in molte zone, ci si aggira sui 25-30 euro al mese per un abbonamento con chiamate fisse. Velocità reali tra 20 e 200 Mbps, a seconda della tecnologia.
- FTTH (Fiber To The Home): TIM, Vodafone, Fastweb, WindTre offrono piani da 30-35 euro mensili, con velocità da 1 Gbps a 2.5 Gbps in aree coperte.
- Copertura: varia molto tra le città maggiori (Milano, Torino, Bologna) e i piccoli comuni. Chi abita in provincia spesso deve accontentarsi di FTTC o addirittura ADSL.
Australia: NBN e 5G Home Internet
- NBN (National Broadband Network): rete mista (fibra FTTC/FTTP, wireless, satellite in zone remote). I piani da 50-100 Mbps costano di solito 40-50 euro al mese, salendo a 60-70 euro per velocità più alte.
- 5G Home Internet: nelle grandi città (Sydney, Melbourne, Brisbane) è in forte crescita; piani illimitati a 30-40 euro mensili, con velocità medie da 100 a 400 Mbps (dipende dalla copertura).
- Satellite e wireless: in zone rurali, si va su soluzioni a costi elevati (50-60 euro/mese) e limiti di dati; le velocità possono essere modeste.
Risultato: L’Italia, nelle città coperte da FTTH, offre piani fibra a 30-35 euro/mese con velocità fino a 1 Gbps. In Australia, la NBN è spesso più costosa (40-50 euro) a parità di velocità (50-100 Mbps), ma il 5G Home Internet sta diventando un’opzione molto competitiva, specie se abbinato a sconti con un operatore mobile.
3. Qualità della rete e copertura
Italia
- Copertura 4G/5G: buona nelle aree urbane e lungo le principali vie di comunicazione. In zone rurali o montane, il segnale 4G può essere debole, e il 5G spesso inesistente.
- Fisso: in molte città, la FTTH raggiunge discrete percentuali di abitazioni, mentre altrove la velocità è limitata alla vecchia ADSL, con disuguaglianze.
- Qualità media: un test di speed test su rete mobile 4G/5G in area urbana può dare 100-300 Mbps, su fisso FTTH si superano 500 Mbps tranquillamente.
Australia
- Enormi distanze: coprire con rete mobile l’intero territorio è una sfida; Telstra domina nei luoghi remoti (Outback), Optus e Vodafone investono soprattutto nelle aree urbane e costiere.
- 5G: presente in molte zone di Sydney, Melbourne, Brisbane e in rapida espansione, con velocità da 300 Mbps a oltre 1 Gbps in condizioni ideali.
- NBN: criticata in passato per ritardi e mix di tecnologie (FTTN, FTTC, FTTP, wireless). Alcune abitazioni ottengono ottime prestazioni (100-250 Mbps), altre si fermano a 25-50 Mbps. Chi vive in zone remote potrebbe affidarsi a soluzioni satellitari più lente.
Conclusione: In Italia, la densità urbana facilita una copertura abbastanza capillare, mentre in Australia le grandi distanze generano differenze marcate tra aree metropolitane e zone remote. Gli investimenti su 5G e NBN però permettono performance di buon livello a una parte consistente della popolazione australiana.
4. Offerte con “bundle” e servizi extra
Italia
- Convergenza fisso-mobile: TIM, Vodafone, WindTre propongono sconti se si unisce una SIM mobile all’abbonamento fibra di casa. Si possono ottenere 50-100 GB sul cellulare e prezzo ridotto sulla linea fissa, spendendo 25-30 euro complessivi.
- Intrattenimento incluso: alcune offerte includono servizi di streaming TV, minuti illimitati, gigabyte illimitati su alcune app (musica, social, ecc.).
Australia
- Bundle con pay-TV: Telstra e Optus a volte offrono abbonamenti internet + intrattenimento (Netflix, Disney+, sport) con sconti. Tuttavia, i pacchetti “all inclusive” possono raggiungere 50-60 euro al mese o oltre.
- Piani “unlimited data” per mobile sono meno comuni che in Italia (dove a 10-15 euro si può trovare 50-100 GB); in Australia, i piani illimitati esistono, ma costano 40-50 euro o più, e spesso c’è un cap sulla velocità dopo una certa soglia.
5. Servizio clienti e approccio contrattuale
Italia
- Vincoli contrattuali: alcune offerte fisso durano 24 mesi, ma la concorrenza ha introdotto formule “no lock-in”. Per mobile, ci si affida spesso a piani ricaricabili mensili, disdettabili in qualsiasi momento.
- Qualità servizio clienti: altalenante, con lunghe attese nei call center. Tuttavia, la pressione dei competitor (Iliad, operatori virtuali) ha costretto i “big” a migliorare la customer care.
Australia
- Plan postpaid o prepaid: molti australiani sottoscrivono piani postpaid di 12-24 mesi, magari con uno smartphone a rate. I piani ricaricabili (prepaid) sono comunque popolari, simili all’Italia.
- Servizio clienti: Telstra e Optus sono grandi colossi e, a volte, hanno la fama di un servizio non sempre impeccabile, con call center fuori dal Paese e tempi di risposta variabili. I MVNO più piccoli si concentrano su piani semplici e assistenza online.
Conclusione: in entrambi i Paesi esistono formule vincolanti e altre più flessibili. L’esperienza utente nel customer care può dipendere molto da fortuna e dalle dinamiche interne all’operatore.
6. Esempio di spesa mensile per un utente “medio”
Italia
- Telefonia mobile: 10 euro al mese (chiamate + SMS illimitati, 70-100 GB in 4G/5G).
- Internet fisso (FTTH): 30 euro al mese (1 Gbps).
- Totale: 40 euro mensili.
Australia (Sydney)
- Telefonia mobile: 25-30 euro al mese per un piano con 60-80 GB.
- Internet fisso (NBN): 40-45 euro al mese (50-100 Mbps). Se si vuole una velocità più alta (250 Mbps), si sale a 50-55 euro.
- Totale: 65-75 euro mensili.
Interpretazione: Mediamente, un italiano spende intorno a 40 euro per mobile + fisso con buone prestazioni, mentre in Australia si possono superare i 70 euro. I servizi australiani possono essere più costosi, ma lo stipendio medio è anch’esso più elevato.
7. Consigli pratici per chi si trasferisce
- Valutare copertura: se ci si sposta in una grande città australiana, verificare se nella zona esiste la FTTP (fibra pura) o solo FTTN. Per il mobile, controllare che l’operatore scelto abbia buona ricezione nel quartiere in cui si abita.
- Usare piani prepaid: per il cellulare in Australia, molti scelgono Amaysim, Boost o Kogan come MVNO a prezzi più bassi; SIM ricaricabili e “no lock-in”.
- Offerte bundle: se si necessita di Pay TV o di un piano illimitato 5G, confrontare i pacchetti con diverse compagnie. A volte, Telstra o Optus offrono sconti combinati per smartphone + NBN.
- In Italia: non fermarsi alla prima offerta “conveniente” del gestore storico. Spesso un MVNO (Iliad, Kena, ho.) è competitivo a 6-8 euro mensili, con molti gigabyte e coperture accettabili.
8. Conclusioni
Le differenze tra Italia e Australia per telefonia e internet sono notevoli:
- In Italia, con 10-15 euro al mese si hanno pacchetti mobile ricchissimi e con 30 euro si accede alla fibra FTTH ad alta velocità, per un totale di circa 40-45 euro.
- In Australia, per un pacchetto simile si può pagare il doppio (65-75 euro mensili). Tuttavia, gli stipendi medi australiani sono più elevati, e in alcune zone si sfrutta la rete 5G o pannelli solari e batterie che migliorano la convenienza dell’offerta “home internet”.
- La qualità e copertura dipendono fortemente da zona a zona. In aree remote dell’Australia, Telstra è quasi indispensabile; in Italia le zone rurali possono avere copertura mobile ridotta o ancora ADSL.
- Il panorama è in continua evoluzione: la corsa alla fibra FTTH in Italia e l’espansione del 5G Home Internet in Australia stanno ridisegnando il mercato, magari portando a una convergenza di prezzi e servizi più competitivi anche “down under”.
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