Parte 1 – La sanità pediatrica in Australia: cosa cambia rispetto all’Italia?

Trasferirsi in Australia con un bambino significa dover affrontare un sistema sanitario profondamente diverso da quello italiano. Se in Italia i genitori sono abituati ad avere un pediatra di base di riferimento, visite gratuite e farmaci facilmente accessibili, in Australia la realtà è molto più articolata.

La prima grande differenza che colpisce gli italiani è che non esiste il pediatra di famiglia. I controlli di routine e la gestione delle malattie comuni vengono affidati ai General Practitioner (GP), ovvero medici di base che si occupano di pazienti di ogni età, dai neonati agli anziani. Questo può essere un problema per i genitori italiani, abituati a un pediatra che conosce il bambino fin dalla nascita e segue la sua crescita in modo continuativo.

Per consultare un pediatra specializzato, in Australia è necessario prenotare una visita privata e spesso pagare cifre elevate, con attese che possono variare da pochi giorni a diverse settimane. Le visite ai GP, invece, possono essere gratuite se il medico aderisce al bulk billing (ovvero la fatturazione diretta a Medicare), ma spesso i migliori professionisti richiedono un pagamento privato con costi che partono da 80-100 AUD a visita.

Un altro aspetto che può sorprendere i genitori italiani è l’approccio molto più rilassato e poco interventista della medicina australiana. Se un bambino ha febbre, tosse o raffreddore, i medici australiani tendono a non prescrivere farmaci e a lasciare che il sistema immunitario faccia il suo corso. Gli antibiotici vengono dati solo in casi estremi, e anche ottenere un semplice antipiretico può essere più complicato di quanto si pensi.

Uno degli shock per molti genitori italiani è scoprire che il paracetamolo per neonati non è disponibile sugli scaffali delle farmacie, ma va richiesto direttamente al farmacista. Questo vale per molti farmaci da banco, inclusi quelli per la febbre e il dolore nei bambini. Il motivo? In Australia c’è una forte regolamentazione sui medicinali infantili, e i farmacisti vogliono assicurarsi che vengano usati correttamente.

Se tuo figlio si ammala di notte o durante il weekend, un altro aspetto problematico è la difficoltà di trovare una farmacia aperta: non tutte le farmacie fanno servizio 24 ore su 24, e quelle di turno potrebbero essere lontane da casa. Questo significa che i genitori devono essere molto più organizzati e avere sempre in casa una scorta minima di farmaci essenziali, perché correre in farmacia all’ultimo minuto potrebbe non essere un’opzione praticabile.

Le visite d’urgenza sono un altro tema importante. Se un bambino ha bisogno di cure immediate, l’unica soluzione è recarsi al Pronto Soccorso (Emergency Department) dell’ospedale più vicino. Qui, però, la priorità viene data ai casi più gravi, e per sintomi non urgenti si rischia di dover aspettare ore prima di essere visitati.

Nonostante queste differenze, il sistema sanitario australiano è generalmente di alto livello, con ospedali pediatrici eccellenti e un’attenzione particolare alla prevenzione. Tuttavia, per chi arriva dall’Italia, può essere difficile adattarsi alla mentalità australiana, che tende a minimizzare i piccoli problemi di salute e a evitare il più possibile l’uso di farmaci.


Parte 2 – Malattie comuni, vaccini e consigli pratici per affrontare la sanità australiana

Uno degli aspetti più interessanti della vita in Australia è che i bambini si ammalano meno frequentemente rispetto all’Italia, soprattutto per quanto riguarda le infezioni respiratorie. Il clima più secco e soleggiato riduce la diffusione di virus influenzali e malattie stagionali, anche se nelle grandi città come Sydney e Melbourne gli asili nido restano focolai di infezioni, proprio come in Italia.

Tuttavia, ci sono alcune malattie tipiche australiane che potrebbero non essere familiari ai genitori italiani. Una delle più comuni è il virus respiratorio sinciziale (RSV), che nei mesi invernali può colpire neonati e bambini piccoli, causando bronchioliti e difficoltà respiratorie. Anche la scarlattina è sorprendentemente diffusa tra i bambini in età scolare, e molti genitori italiani rimangono sorpresi dal fatto che il trattamento antibiotico non sia sempre immediatamente prescritto come avverrebbe in Italia.

Un’altra grande differenza riguarda le politiche vaccinali. In Australia, le vaccinazioni infantili sono obbligatorie per accedere a molte strutture educative e per ricevere alcuni sussidi governativi. Il programma di vaccinazione è molto simile a quello italiano, ma ci sono alcune differenze: ad esempio, il vaccino contro la meningite B è raccomandato ma non gratuito, e chi lo desidera deve pagarlo privatamente (con un costo che può superare i 100 AUD a dose).

Per i genitori italiani, una delle sfide più grandi è trovare il giusto equilibrio tra adattarsi al sistema sanitario australiano e mantenere un livello di attenzione simile a quello italiano. Alcuni consigli utili per affrontare la sanità pediatrica in Australia includono:

  • Trovare un GP di fiducia fin dal primo mese in Australia, per avere un riferimento medico stabile.
  • Chiedere consiglio ai farmacisti, che in Australia sono molto preparati e possono offrire suggerimenti utili senza bisogno di una prescrizione.
  • Fare scorta di farmaci essenziali per neonati e bambini, così da evitare sorprese quando servono urgentemente.
  • Informarsi sui vaccini raccomandati e non gratuiti, per evitare spese impreviste.

Un altro punto da considerare è il costo delle cure sanitarie per chi non ha diritto a Medicare. Se ti trasferisci con un visto temporaneo, potresti dover pagare tutte le spese mediche privatamente, comprese quelle pediatriche. Le assicurazioni sanitarie private offrono coperture specifiche per famiglie, ma è fondamentale sceglierne una che includa chiaramente le visite ai bambini e le emergenze pediatriche, perché non tutte le polizze coprono questi servizi.

Per molti genitori italiani, abituarsi al sistema sanitario australiano richiede un periodo di adattamento. L’assenza del pediatra di base, la scarsa disponibilità di alcuni farmaci e il diverso approccio ai trattamenti possono sembrare sconvolgenti all’inizio, ma con il tempo si impara a navigare il sistema e a sfruttarne i punti di forza.

Se stai pensando di trasferirti in Australia con la tua famiglia e vuoi evitare sorprese con il sistema sanitario, scrivici a family@australiafacile.it. Possiamo aiutarti a scegliere l’assicurazione sanitaria più adatta per tuo figlio, trovare un medico italiano di riferimento e capire quali farmaci e vaccini è meglio organizzare in anticipo. Inoltre, possiamo metterti in contatto con babysitter italiane in loco e aiutarti nella pre-iscrizione alle migliori scuole e childcare.

L’assistenza sanitaria per i bambini in Australia è di alto livello, ma per viverla con serenità è importante sapere in anticipo cosa aspettarsi e come organizzarsi. Con il giusto supporto, potrai affrontare la nuova realtà senza ansie e con maggiore sicurezza.


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