Il tuo carrello è attualmente vuoto!
Parte 1 – Perché alcuni bambini italiani faticano ad adattarsi al sistema scolastico australiano?
Trasferirsi in Australia con bambini significa affrontare una delle sfide più grandi dell’espatrio: l’inserimento scolastico.
Se per molti bambini il cambiamento è un’avventura entusiasmante, per altri può trasformarsi in un’esperienza frustrante e difficile, soprattutto se arrivano in Australia già in età scolare e si trovano a dover imparare una nuova lingua, adattarsi a un metodo didattico completamente diverso e ricostruire da zero la propria rete di amici.
Molti genitori italiani si aspettano che i figli si abituino in pochi mesi, ma la realtà è che alcuni bambini possono impiegare molto più tempo, sentirsi isolati o addirittura rifiutare la scuola australiana.
In questa prima parte dell’articolo vedremo quali sono i motivi più comuni per cui un bambino italiano può avere difficoltà con il sistema scolastico australiano, come riconoscere i segnali di disagio e cosa aspettarsi nei primi mesi di inserimento.
Nella seconda parte analizzeremo le migliori strategie per aiutare i bambini ad adattarsi, come affrontare il problema con la scuola e quando valutare un cambio di istituto.
1. Il primo shock: il sistema scolastico australiano è troppo diverso da quello italiano
Uno dei motivi principali per cui un bambino italiano può avere difficoltà con la scuola in Australia è il cambiamento radicale nel metodo di insegnamento.
Molti bambini italiani arrivano da un sistema scolastico strutturato, basato su compiti, voti numerici e disciplina tradizionale.
In Australia, invece:
✔ Non esistono voti numerici fino alla scuola superiore → I bambini ricevono feedback generici come “soddisfacente”, “buono”, “eccellente”, il che può confondere chi è abituato ai numeri.
✔ Non ci sono bocciature → Anche se un bambino fatica con una materia, avanza comunque di anno, cosa che può far sembrare la scuola “troppo facile” o “poco seria”.
✔ L’approccio è più pratico e meno teorico → Molto apprendimento avviene attraverso progetti, lavori di gruppo e attività esperienziali, anziché con studio tradizionale e interrogazioni.
✔ Gli insegnanti hanno un atteggiamento più informale → Chiamano gli studenti per nome, sono meno autoritari e incoraggiano il pensiero critico.
Se un bambino è abituato a un sistema più rigoroso, può sentirsi disorientato, avere l’impressione di non imparare abbastanza o trovare la scuola “noiosa” e senza sfide”.
Al contrario, se un bambino ha avuto difficoltà con la scuola in Italia, potrebbe trovare il sistema australiano più rilassato e accogliente.
2. Il problema della lingua: cosa succede quando un bambino non parla inglese?
Uno dei problemi più comuni è la barriera linguistica.
Anche se un bambino ha studiato inglese in Italia, questo non significa che sarà subito in grado di seguire le lezioni, socializzare e sentirsi a suo agio nella scuola australiana.
Nei primi mesi, è normale che un bambino italiano:
✔ Faccia fatica a capire l’insegnante e i compagni di classe.
✔ Si senta frustrato perché non riesce a esprimersi come vorrebbe.
✔ Eviti di parlare per paura di sbagliare.
✔ Si isoli dai compagni e preferisca restare con altri bambini italiani o stranieri.
Molti genitori si preoccupano se dopo pochi mesi il figlio non parla ancora bene inglese, ma il processo di apprendimento può richiedere fino a un anno per una conversazione fluida e fino a due anni per raggiungere un livello accademico avanzato.
Se un bambino è particolarmente timido o insicuro, la difficoltà linguistica può trasformarsi in ansia scolastica e portarlo a rifiutare la scuola.
3. Difficoltà nel fare amicizia: il rischio dell’isolamento sociale
Anche se gli australiani sono generalmente accoglienti, non è scontato che un bambino italiano riesca a fare subito amicizia.
✔ I bambini australiani si conoscono da anni → Se il bambino arriva a metà anno scolastico, potrebbe trovarsi in una classe dove i gruppi sono già formati e inserirsi può essere difficile.
✔ Le attività sociali avvengono fuori dalla scuola → In Italia, i bambini spesso giocano insieme nei cortili o nei parchi. In Australia, molti passano i pomeriggi in attività sportive o extracurricolari, quindi fare amicizia richiede partecipare a questi eventi.
✔ Le differenze culturali possono creare distanza → Se un bambino non è abituato a giochi diversi, sport australiani o a un modo più diretto di comunicare, potrebbe sentirsi escluso.
Se un bambino non riesce a farsi amici nei primi mesi, può cominciare a vedere la scuola come un ambiente ostile e rifiutarsi di andare.
4. Il cibo, le routine e la nostalgia di casa: piccoli dettagli che fanno la differenza
Per un bambino italiano, la scuola australiana può sembrare strana anche per le abitudini quotidiane.
✔ Il cibo → In Australia non esiste la mensa scolastica, quindi ogni bambino porta il pranzo da casa. Se il bambino non si abitua ai “lunch box” e si sente diverso dagli altri, può rifiutarsi di mangiare.
✔ Gli orari diversi → In Australia la scuola finisce prima rispetto all’Italia e non ci sono i “compiti a casa” nel modo in cui li conosciamo. Alcuni bambini trovano difficile gestire tutto il tempo libero extra.
✔ La nostalgia dell’Italia → Se il bambino sente la mancanza della scuola italiana, degli amici e della famiglia, può associare la scuola australiana a un’esperienza negativa.
5. Quando preoccuparsi? I segnali che il bambino non sta solo attraversando un periodo di adattamento, ma ha un vero problema
Ogni bambino ha bisogno di tempo per adattarsi a una nuova scuola, ma ci sono segnali che indicano che il disagio è più profondo e potrebbe richiedere un intervento attivo da parte dei genitori.
❌ Il bambino piange o si rifiuta di andare a scuola ogni giorno.
❌ Mostra sintomi fisici come mal di pancia, mal di testa o nausea prima di andare a scuola.
❌ Evita di parlare della scuola e si chiude in se stesso.
❌ Mostra un drastico calo dell’autostima e dice di “sentirsi stupido” perché non capisce l’inglese.
❌ Non ha fatto nessuna amicizia dopo mesi e passa il tempo da solo.
❌ Inizia a mostrare atteggiamenti aggressivi o ribelli.
Se questi segnali persistono per più di sei mesi, è importante prendere provvedimenti per aiutare il bambino a superare la difficoltà, parlando con gli insegnanti o valutando soluzioni alternative.
Conclusione della prima parte: la scuola australiana non è per tutti un’esperienza facile, ma si può affrontare con le giuste strategie
I bambini italiani che si trasferiscono in Australia possono avere difficoltà a integrarsi per molte ragioni, dalla lingua alla didattica diversa, fino alla difficoltà nel fare amicizia.
Nella seconda parte vedremo le migliori strategie per aiutare i bambini a superare le difficoltà, come affrontare il problema con la scuola e quando valutare un cambio di istituto.
Parte 2 – Strategie per aiutare un bambino a integrarsi e quando valutare un cambio di scuola
Se la prima parte di questo articolo ha messo in luce le difficoltà che un bambino italiano può incontrare nel sistema scolastico australiano, ora è il momento di affrontare la questione in modo più strategico e costruttivo. Non esiste una formula unica per garantire l’adattamento, né tantomeno una ricetta magica per trasformare un’esperienza negativa in una positiva da un giorno all’altro. Tuttavia, comprendere a fondo il problema e adottare un approccio personalizzato può fare la differenza tra un percorso di integrazione riuscito e una situazione di disagio che si trascina per anni.
Per prima cosa, occorre abbandonare l’idea ingenua che il tempo, da solo, risolva ogni cosa. È vero che l’adattamento è un processo graduale, ma il rischio di lasciar sedimentare sentimenti di alienazione o frustrazione è reale. Il malessere scolastico non è un raffreddore che passa con il riposo: se un bambino esprime un rifiuto profondo verso la scuola, c’è una ragione che va indagata con precisione chirurgica. Il primo passo è smettere di chiedersi superficialmente “Perché non gli piace la scuola?” e iniziare invece a interrogarsi su quali aspetti, nello specifico, generano resistenza e disagio.
Se la difficoltà principale è la lingua, il problema è più psicologico che strettamente linguistico. I bambini, specie in età pre-adolescenziale, non vivono l’apprendimento di una nuova lingua con la razionalità di un adulto che riconosce il valore del bilinguismo. La vedono come un muro tra sé e gli altri, come un ostacolo alla loro identità sociale. Parlare meno e con difficoltà in un gruppo significa avere meno potere, meno autonomia, meno capacità di difendersi, meno possibilità di creare relazioni. La loro frustrazione non è legata al lessico o alla grammatica, ma al senso di impotenza e di isolamento che deriva dall’essere spettatori passivi di un mondo che non controllano.
In questi casi, un intervento efficace non è soltanto il classico “corso di inglese intensivo” o il supporto scolastico extra. Serve ricreare situazioni in cui il bambino si senta competente e capace. Un’attività sportiva, un laboratorio creativo o qualsiasi contesto in cui il linguaggio verbale sia meno determinante per la socializzazione può diventare un ponte naturale verso la fiducia in se stessi. Il punto non è far imparare più velocemente l’inglese, ma far percepire al bambino che la sua identità e il suo valore non dipendono esclusivamente da quanto bene padroneggia una lingua.
Se il problema è la didattica troppo diversa rispetto a quella italiana, la difficoltà potrebbe essere duplice: alcuni bambini italiani trovano il sistema australiano troppo permissivo, quasi privo di sfide, e ne escono demotivati; altri invece, cresciuti in un contesto scolastico più strutturato, fanno fatica a orientarsi in un ambiente meno rigido e con meno schemi predefiniti. Il primo caso è più comune tra gli studenti brillanti, quelli che in Italia avevano un rendimento alto e che, arrivati in Australia, si trovano in una scuola che sembra non offrire stimoli intellettuali all’altezza delle loro capacità. Qui la chiave sta nel trovare sfide alternative: alcuni istituti offrono programmi avanzati (come l’IB – International Baccalaureate), mentre un genitore attento può cercare attività extra che soddisfino la curiosità intellettuale del bambino, dalla robotica alle olimpiadi della matematica, fino ai club di dibattito.
Il secondo scenario, invece, riguarda quei bambini che faticano a gestire un sistema meno disciplinato. Per loro, il senso di “troppa libertà” può tradursi in una sensazione di smarrimento. In Italia, la scuola tende a dettare ritmi e contenuti con un controllo più serrato, mentre in Australia la responsabilità dell’apprendimento è più distribuita sullo studente. Per aiutare un bambino che si sente perso, bisogna offrirgli strumenti concreti di gestione del tempo e dell’autonomia. Creare una routine chiara per lo studio a casa, aiutare a organizzare il materiale scolastico, stabilire piccoli obiettivi settimanali: tutto ciò può trasformare il caos percepito in una struttura più gestibile.
Un altro nodo cruciale è la difficoltà nel fare amicizia, che è spesso sottovalutata dagli adulti. Per un bambino, la scuola non è solo un luogo di apprendimento, ma un universo sociale in cui costruire la propria identità. Se l’integrazione nel gruppo fallisce, il disagio scolastico diventa inevitabile. Un genitore attento deve osservare il comportamento del figlio anche al di fuori della scuola: parla con entusiasmo di qualche compagno? Riceve inviti per giocare dopo la scuola o partecipare a compleanni? Se dopo mesi il bambino non ha stretto alcun legame significativo, il problema non si risolverà da solo.
L’errore più comune in questi casi è affidarsi alla scuola per la socializzazione. In Australia, l’interazione tra bambini avviene fuori dall’orario scolastico, attraverso sport, attività artistiche, scout o semplicemente playdate organizzati dai genitori. È il caso di prendere l’iniziativa: parlare con altri genitori, organizzare incontri, iscrivere il bambino a sport di squadra, creare opportunità di contatto al di fuori del contesto scolastico. L’amicizia è il più potente antidoto contro il rifiuto della scuola. Un bambino che ha legami affettivi tra i compagni avrà molte più probabilità di superare le difficoltà linguistiche e didattiche.
Ma cosa succede quando, nonostante tutti gli sforzi, il rifiuto della scuola persiste? Esistono casi in cui il problema non è il bambino, ma la scuola stessa. Non tutte le scuole australiane sono uguali. Il livello di supporto agli studenti stranieri varia enormemente da un istituto all’altro, così come la qualità dell’insegnamento e l’inclusività del contesto sociale. Se un bambino si trova in una scuola con un ambiente poco accogliente, con insegnanti poco sensibili alle difficoltà linguistiche o con dinamiche sociali che lo escludono, un cambio di scuola può essere la soluzione giusta.
Non è una decisione da prendere a cuor leggero, ma se il malessere scolastico si protrae per più di un anno senza segni di miglioramento, vale la pena esplorare alternative. Alcuni istituti offrono programmi specifici per bambini ESL (English as a Second Language), altri hanno un numero più alto di studenti expat, rendendo l’integrazione più naturale.
Quello che i genitori non devono mai dimenticare è che il successo scolastico di un bambino non si misura solo in voti o risultati accademici, ma anche nel suo benessere emotivo e nella sua crescita personale. Una scuola può essere eccellente sulla carta, ma inadatta a un bambino che non si sente a suo agio in quel contesto.
Se tuo figlio sta affrontando difficoltà con la scuola australiana e vuoi supporto nella scelta della scuola più adatta, scrivici a family@australiafacile.it. Possiamo aiutarti a pre-iscrivere i tuoi figli nelle migliori scuole della tua zona, metterti in contatto con famiglie nella stessa situazione e offrirti soluzioni concrete per facilitare l’integrazione scolastica e sociale. Nessun bambino dovrebbe vivere la scuola come una tortura: con il giusto supporto, anche il percorso più difficile può trasformarsi in un’opportunità di crescita e successo.

15 Link utili per Italiani che vogliono approfondire il sistema scolastico Australiano:
1. Guida completa al sistema scolastico australiano
Per chi sta cercando di capire a fondo come funziona la scuola in Australia, questa guida dettagliata offre una panoramica sulle diverse fasi del percorso educativo, dagli early years alla scuola secondaria.
➡ Link: https://trinityviaggistudio.it/blog/sistema-scuola/sistema-scolastico-australiano/
2. Differenze tra scuola italiana e australiana
Molti bambini faticano ad adattarsi perché il metodo di insegnamento è radicalmente diverso da quello italiano. Questo articolo mette a confronto i due sistemi, evidenziando le principali differenze in termini di didattica, valutazione e approccio educativo.
➡ Link: https://www.amichedifuso.com/2021/02/17/differenze-fra-scuola-italiana-e-australiana/
3. Guida pratica per genitori: come funziona la scuola in Australia
Se ti stai chiedendo quali sono le materie insegnate, come vengono valutati gli studenti e quali sono le aspettative del sistema scolastico australiano, questa guida pratica risponde a tutte queste domande.
➡ Link: https://take-the-leap.wep.org/it/come-funziona-il-sistema-scolastico-australiano/
4. Cosa fare quando tuo figlio ha difficoltà a scuola?
Un approfondimento su come affrontare i problemi scolastici, con strategie pratiche per aiutare i bambini a gestire lo stress, la pressione accademica e le difficoltà di apprendimento.
➡ Link: https://www.adolescenzaconsapevole.it/post/quando-i-nostri-figli-vanno-male-a-scuola-come-aiutarli-davvero
5. Come aiutare i bambini ad adattarsi a una nuova scuola
Se il tuo bambino fatica a inserirsi, questo articolo offre suggerimenti pratici su come aiutarlo a sentirsi più a suo agio, a costruire nuove amicizie e a sviluppare un atteggiamento positivo nei confronti del cambiamento.
➡ Link: https://www.portaleducativo.it/aiutare-i-bambini-ad-adattarsi-a-una-nuova-scuola/
6. Cambiare scuola: come aiutare il bambino a superare le difficoltà
Un articolo utile per chi sta valutando un cambio di scuola in Australia, spiegando quando questa scelta può essere vantaggiosa e quali sono i segnali che indicano che il bambino potrebbe trovarsi meglio in un altro ambiente scolastico.
➡ Link: https://viverepiusani.it/cambiare-scuola-aiutare-il-bambino-ad-adattarsi/
7. Educazione internazionale: come funziona la scolarità per i bambini italiani all’estero
Per chi vuole mantenere un legame con l’istruzione italiana o esplorare alternative come scuole internazionali o homeschooling.
➡ Link: https://www.expatclic.com/la-scolarita-per-i-bambini-italiani-che-vivono-allestero/
8. Libro: Aiutare i genitori ad aiutare i figli
Un testo fondamentale per genitori che vogliono capire meglio le dinamiche educative e come intervenire in modo efficace quando i figli affrontano difficoltà scolastiche.
➡ Link: https://www.ibs.it/aiutare-genitori-ad-aiutare-figli-libro-giorgio-nardone/e/9788833311951
9. Libri per genitori con figli adolescenti
Una selezione di testi per affrontare le sfide dell’adolescenza, compreso il rapporto con la scuola e il trasferimento in un nuovo paese.
➡ Link: https://www.mammafelice.it/2021/04/05/adolescenza-i-migliori-libri-da-leggere-per-i-genitori/
10. La scuola in Australia spiegata agli studenti e ai genitori
Una panoramica chiara su come funziona il percorso scolastico australiano, utile per chi si trasferisce con figli in età scolare.
➡ Link: https://www.studenti.it/come-funziona-la-scuola-in-australia.html
11. Approfondimento sul sistema scolastico australiano
Un’analisi dettagliata sulle diverse tipologie di scuole e su come scegliere la più adatta per il proprio figlio.
➡ Link: https://www.expatclic.com/il-sistema-scolastico-australiano/
12. Libro: I migliori strumenti per il parent training
Per chi cerca strategie psicologiche per migliorare la comunicazione e la gestione dei problemi scolastici con i propri figli.
➡ Link: https://www.librinews.it/varie/libri-parent-training/
13. Segnali che indicano difficoltà di adattamento scolastico
Un articolo in inglese che spiega come individuare i segnali di disagio di un bambino nella scuola e quali azioni intraprendere.
➡ Link: https://www.parents.com/signs-your-kid-isnt-fitting-in-at-school-8717826
Questa selezione copre una gamma ampia di risorse utili, dai libri agli articoli, passando per guide pratiche e approfondimenti sul sistema educativo australiano. Se hai bisogno di ulteriore supporto per pre-iscrivere tuo figlio alla scuola più adatta in Australia o trovare soluzioni personalizzate per migliorare la sua esperienza scolastica, scrivici a family@australiafacile.it.
Lascia un commento