Parte 1 – Il vuoto lasciato dalla famiglia allargata e il problema del supporto pratico

Quando una famiglia italiana si trasferisce in Australia con bambini piccoli, si scontra inevitabilmente con una realtà che in Italia è data per scontata, ma che all’estero diventa una questione cruciale: l’assenza dei nonni.

In Italia, la famiglia allargata è un pilastro dell’educazione dei figli. Nonni, zii e parenti stretti non sono solo una rete affettiva, ma un vero e proprio sistema di supporto logistico ed emotivoChi aiuta quando il bambino è malato? Chi va a prenderlo a scuola se i genitori lavorano? Chi offre una pausa mentale ai genitori nei momenti di stanchezza?

In Australia, questa rete non esiste.

Per molte coppie italiane, la prima fase del trasferimento è caratterizzata da una sensazione di libertà: finalmente indipendenti, senza interferenze della famiglia allargata! Ma nel momento in cui arriva un figlio, questa indipendenza può trasformarsi in isolamento e sovraccarico.

  • L’assenza dei nonni si traduce in una gestione della quotidianità molto più impegnativa.
  • Le babysitter e le soluzioni a pagamento non sostituiscono il supporto emotivo e logistico che un nonno offre.
  • I genitori si ritrovano spesso a dover riorganizzare la propria vita lavorativa per compensare questa mancanza.

Questo non significa che sia impossibile crescere un figlio senza nonni nei dintorni, ma richiede una pianificazione completamente diversa e un ripensamento del concetto di “supporto familiare”.

In questa prima parte vedremo come cambia la gestione quotidiana della famiglia senza nonni, perché il sistema australiano non offre alternative comparabili e quali strategie adottano le famiglie italiane per sopravvivere senza la classica rete familiare italiana.


1. Il valore invisibile dei nonni: cosa perdi quando ti trasferisci?

In Italia, il ruolo dei nonni non è solo un aiuto pratico, ma una parte fondamentale della crescita emotiva e sociale dei bambini. Quando questa presenza viene a mancare, il cambiamento non è solo organizzativo, ma anche psicologico.

Cosa significa crescere un figlio senza nonni a disposizione?

  • Meno aiuto pratico nella gestione quotidiana. Niente nonni che passano a prendere i bambini da scuola, che coprono i giorni in cui stanno male o che offrono un pomeriggio libero ai genitori. Tutto deve essere gestito in prima persona o delegato a pagamento.
  • Meno continuità culturale. I nonni sono spesso il legame con la cultura italiana, la lingua madre e le tradizioni. Senza di loro, i bambini crescono in un ambiente molto più australianizzato, con un senso di appartenenza più labile alle proprie radici.
  • Meno flessibilità per i genitori. In Italia, i nonni sono spesso una valvola di sfogo per i genitori, che possono contare su di loro per avere momenti di pausa o per affrontare emergenze. In Australia, ogni assenza dal lavoro deve essere giustificata, ogni imprevisto ha un costo.

Questa perdita si sente soprattutto nei primi anni di vita del bambino, quando la fatica accumulata dai genitori è massima e il bisogno di aiuto è più forte.


2. Il sistema australiano non è pensato per compensare questa assenza

Molti expat pensano che il sistema australiano offra alternative valide alla famiglia allargata, ma la realtà è che nessun servizio pubblico o privato può davvero sostituire il supporto di un nonno.

Le principali differenze tra Italia e Australia sono:

  • I costi altissimi del childcare e delle babysitter. Mentre in Italia i nonni rappresentano una soluzione gratuita e affettivamente sicura, in Australia affidarsi a una babysitter o a un servizio di childcare ha un costo proibitivo. Una babysitter a tempo pieno può costare più di 3.000 AUD al mese (circa 1.800 euro), una cifra insostenibile per molte famiglie.
  • L’assenza di reti di supporto spontanee. In Italia, è comune che i vicini, gli amici di famiglia o gli zii diano una mano. In Australia, le reti di supporto informali sono molto meno radicate.
  • Un modello sociale più individualista. Qui vige una mentalità in cui ogni famiglia è responsabile della propria gestione, senza la mentalità comunitaria tipica dell’Italia.

Questo significa che, se una famiglia italiana vuole sopravvivere in Australia senza i nonni, deve costruire una rete di supporto alternativa.


3. Strategie per compensare l’assenza dei nonni: come si organizzano le famiglie italiane in Australia

Sopravvivere senza la rete familiare italiana non è impossibile, ma richiede un cambio di mentalità e una pianificazione molto più strutturata.

Ecco alcune strategie che molte famiglie expat usano per gestire questa nuova realtà:

  • Creare una “famiglia scelta” tra amici expat. Molti italiani costruiscono rapporti stretti con altre famiglie nella stessa situazione, creando un sistema di mutuo supporto per babysitting occasionale e aiuto nelle emergenze.
  • Pianificare i viaggi dei nonni in anticipo. Alcune famiglie riescono a compensare l’assenza dei nonni facendo in modo che vengano a trovare i nipoti per periodi più lunghi, organizzandosi con permessi lavorativi e ospitalità.
  • Investire in servizi di supporto, se possibile. Anche se costoso, avere una babysitter o una tata almeno per alcune ore a settimana può alleggerire il carico mentale dei genitori.
  • Scegliere con attenzione il quartiere e la scuola. Alcune zone hanno comunità italiane più attive, con reti di genitori più disponibili ad aiutarsi a vicenda. Scegliere una scuola con un buon sistema di OSHC (doposcuola) può fare la differenza nella gestione quotidiana.

Il punto è che nessuna soluzione è perfetta, ma ogni famiglia può trovare un proprio equilibrio tra supporto esterno, gestione autonoma e piccoli aiuti organizzativi.


Conclusione: è davvero possibile crescere un figlio senza nonni nei paraggi?

L’assenza della famiglia allargata è una delle sfide più dure per le famiglie italiane che si trasferiscono in Australia.Non è solo una questione pratica, ma anche emotiva: crescere un figlio senza il legame quotidiano con i nonni significa ridefinire il concetto stesso di famiglia.

Tuttavia, con una buona organizzazione e una mentalità aperta, è possibile ricostruire una rete di supporto che, pur diversa, può offrire un aiuto concreto.

Per chi sta valutando il trasferimento e vuole trovare una scuola con un buon supporto per le famiglie o ha bisogno di una rete di contatti affidabili, è possibile scrivere a family@australiafacile.it.

Per chi ha bisogno di informazioni fiscali su detrazioni per childcare o aiuti economici per famiglie, il riferimento è tax@australiafacile.it, mentre per visti e permessi familiari il contatto è visa@australiafacile.it.

Il primo contatto è senza impegno: capiremo insieme se e come possiamo esserti utili.


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